Una panne informatica blocca mezzo mondo
19 Luglio 2024
Colpiti anche pagamenti elettronici, banche e Borse
Una poderosa panne informatica sta bloccando aerei, treni, ospedali, televisioni. E anche banche, Borse e pagamenti elettronici. In (quasi) tutto il mondo, a macchia di leopardo. .
I fatti
La responsabilità sembra essere riconducibile a due cause: il crash di Azure, cloud di Microsoft, durante la notte e, in mattinata, un aggiornamento forzato con codice difettoso di Falcon Sensor, piattaforma antivirus in cloud dell’azienda di sicurezza Crowdstrike, partner della stessa casa di Redmond.
Il bug si riverberato su milioni di computer in tutto il mondo: di punto in bianco, gli schermi dei pc si sono colorati di blu, con il messaggio “c’è un problema, bisogna aggiornare il pc”.
Risultato: aerei a terra in molti scali (qualche migliaio di voli cancellati in tutto il mondo), treni fermi (soprattutto in Gran Bretagna), Borse bloccate (Londra e Milano, per esempio, sono state costrette ad aggiornare in ritardo i loro indici), operazioni bancarie non disponibili, pagamenti elettronici rifiutati. Un problema, quest’ultimo, che ha avuto un impatto su vari settori, grande distribuzione in testa, soprattutto in aree del mondo – come la Gran Bretagna – in cui è abitudine pagare anche il caffé o la birra al pub con una carta di credito.
L’intervento di Crowdstrike
“CrowdStrike sta collaborando attivamente con i clienti colpiti da un difetto riscontrato in un singolo aggiornamento dei contenuti per gli host Windows”, ha poi scritto su X George Kurtz, ceo della società. “Gli host Mac e Linux non sono interessati. Non si tratta di un incidente di sicurezza o di un attacco ciber. Il problema è stato individuato, isolato ed è stata distribuita una correzione”. Il bug che ha causato la panne informatic è stato affrontato manualmente, perché non era più possibile intervenire in modalità remota
Alle 17.30, poi, la divisione software di Microsoft ha annunciato , sempre sull’ex Twitter, di aver portato a compimento le sue azioni di mitigazione. Ma per il completo ritorno alla normalità ci vorrà ancora un po’ di tempo.