La banca digitale? Piace, ma come secondo conto
27 Luglio 2021
Secondo un’indagine effettuata da Hype sui suoi clienti, solo il 13,3% ha rinunciato ai servizi di un istituto di credito tradizionale
La challenger bank piace, ma non come conto principale. Ad affermarlo è una ricerca effettuata da Hype su circa 6.700 clienti – un campione che, secondo la fintech, è “rappresentativo di oltre 1 milione e 450 mila utenti”.
Più in particolare, solo il 13,3% ha il suo conto principale nella banca digitale, e il 77% di chi ha depositto il proprio denaro in una challenger mantiene anche un rapporto bancario con un istituto di credito tradizionale.
L’home banking si consolida
Conservare rapporti privilegiati con la banca tradizionale non significa, tuttavia, recarsi in filiale con molta frequenza: il 63% va in una succursale fisica da zero a due volte l’anno, mentre il 44% degli intervistati, ha almeno pari fiducia nei servizi digitali rispetto a quelli tradizionali. Pari, se non di più.
Il 59% pensa anche di spingere sulla banca digitale per lo sviluppo di servizi finanziari da parte delle sue app e l’86% farebbe investimenti mediante una realtà che non ha sedi fisiche.
I motivi di una scelta
Ma perché i clienti di una banca digitale hanno deciso di utilizzare i suoi servizi? Secondo la ricerca, il 25,8% lo ha fatto per convenienza economica (contro il 31,3% del 2019), il 22,3% è convinto che queste società si adattino meglio alle sue esigenze e il 18,6% crede che gli consentiranno di seguire meglio nel tempo il suo denaro.
Per quasi un cliente su tre, invece, nella scelta ha influito la possibilità di registrarsi dallo smartphone in modo completamente virtuale.
Le aspettative della clientela
Proibito, in ogni caso, dormire sugli allori. Perché i clienti hanno precise aspettative sulle banche digitali a cui hanno già concesso la loro fiducia.
Il 20,9% del campione vorrebbe il cashback immediato sugli acquisiti in negozio. Il 16,2%, invece, è orientato all’open banking e a visualizzare e gestire i suoi conti correnti da un’unica app (il 67% dei clienti di una banca tradizionale si lamenta proprio perché l’istituto di riferimento non offre l’analisi aggregata di conti di banche differenti).
Infine, il 14,3% vorrebbe lo sviluppo di servizi come il salvadanaio digitale e il 14% la possibilità di effettuare investimenti con la app.
Alberto Mazza
Foto di Alexandra_Koch da Pixabay