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Bitcoin: un nuovo bene rifugio?

7 Marzo 2022

Per il 73% degli investitori professionali istituzionali e gestori patrimoniali, la criptovaluta potrebbe diventare una risorsa possibile per proteggersi dall’inflazione. Lo afferma un sondaggio di Nickel Digital Asset Management. Ma…

 

I bitcoin potrebbero diventare un bene rifugio, almeno secondo il 73% degli investitori professionali istituzionali e gestori patrimoniali interpellati da Nickel Digital Asset Management. Lo afferma una nota diffusa oggi dalla stessa società londinese. Per lo studio, basato su interviste a investitori che gestiscono collettivamente circa 110 miliardi di dollari di asset, la maggior parte del campione ritiene che la criptovaluta sia una risorsa possibile per proteggersi dall’inflazione, per il numero limitato di bitcoin in circolazione. Questa caratteristica, prosegue la ricerca, ha spinto il 78% degli intervistati a ritenere che crescerà il numero di investitori istituzionali e gestori patrimoniali che si dedicheranno alla criptovaluta.
Tuttavia, afferma Nickel, i bitcoin non potranno essere percepiti come una copertura dall’inflazione fino a quando la loro volatilità li metterà in relazione con gli asset rischiosi.
“Gli investitori non dovrebbero considerare il bitcoin come un bene rifugio nell’attuale fase iniziale della sua curva di adozione”, ha affermato Anatolij Crachilov, ceo e partner fondatore di Nickel Digital. La criptovaluta “si comporta chiaramente come un asset a rischio e rimarrà tale fino a quando non si verificherà una più ampia adozione istituzionale. In ogni caso, ciò non pregiudica la capacità del bitcoin di fornire una copertura a lungo termine contro il termine dell’inflazione grazie alla sua offerta immutabile e limitata e alla sua credibile neutralità, per esempio l’indipendenza dalla politica monetaria di ogni singolo paese”.

 Foto di 3D Animation Production Company da Pixabay

 

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