Il 5 luglio una tavola rotonda virtuale sulle frodi informatiche
2 Luglio 2021
La organizzano Federmanager Roma e Codacons. Le due organizzazioni hanno anche aperto lo sportello del consumatore, con l’obiettivo di aiutare i cittadini a difendersi da queste truffe
Una tavola rotonda virtuale sulle truffe informatiche e gli strumenti per difendersi. La organizzano Federmanager Roma e Codacons il prossimo 5 luglio dalle 17.00 alle 18.30 sulla piattaforma Zoom (qui il link per iscriversi).
Il dibattito, denominato Frodi telematiche e strumenti di tutela, sarà moderato da Gianluca Di Ascenzo, presidente del Codacons, e vedrà la partecipazione di Stefano De Polis, segretario generale dell’Ivass; Magda Bianco, capo dipartimento Tutela della clientela ed Educazione finanziaria della Banca d’Italia; Riccardo Trombetta, inviato economico-finanziario di Striscia la notizia; Massimo Di Veroli, consulente tecnico-informatico; Anna Clementi, avvocato esperta in materia di compliance, privacy e tutela dei consumatori.
Nel corso della tavola rotonda sarà anche presentato lo sportello del consumatore, avviato in partnership dalle due organizzazioni, che avrà sede nel quartier generale di Federmanager Roma, in via Ravenna 14.
“Con il Covid il fenomeno delle truffe on line ha subito una impennata del +400%”, afferma Di Ascenzo. “La maggiore presenza dei cittadini sul web imposta dal lockdown del 2020 e dallo smart working ha aperto nuovi scenari per i cyber criminali, che hanno approfittato dell’occasione unica offerta dall’emergenza sanitaria per incrementare il proprio giro d’affari e studiare nuove truffe che viaggiano su mail, Whatsapp e internet, adescando un numero crescente di vittime”, aggiunge il presidente del Codacons.
“Phishing, sim swap, furto di identità, sono alcune delle forme più diffuse di frodi bancarie on line”, dice Giacomo Gargano, presidente di Federmanager Roma. “Secondo un’indagine della Commissione europea due cittadini italiani su tre (il 66%) denuncerebbero alle forze di polizia una frode bancaria. A questi fenomeni si aggiungono siti web ed intermediari che offrono servizi pur non essendo autorizzati”.
Enrico Levaggi