Il crollo delle cripto non ferma le truffe. Ecco i siti più clonati
23 Giugno 2022
Negli ultimi tre mesi sono stati scovati sul web centinaia di portali di phishing collegati alle monete virtuali. Si tratta di…
Il rigidissimo inverno delle criptovalute non ferma le frodi nei confronti di queste monete. Molti criminali informatici organizzano le loro frodi mettendo on line siti di phishing che si fingono progetti relativi a progetti cripto. I delinquenti mettono in rete portali con il marchio di un’organizzazione legittima o un indirizzo simile a quello reale per catturare la fiducia delle persone. E poi imbrogliarle.
Ma di quali portali dobbiamo diffidare? A cercare una risposta è stata, in un suo studio, Atlas Vpn. La società specializzata in sicurezza informatica ha analizzato le informazioni contenute in CheckPhish Url, scanner tool di Bolster che ha il compito di scovare i siti messi in rete dai truffatori. Ed ecco che cosa è emerso.
Attenti ai siti blockchain
La ricerca di Atlas Vpn rivela che negli ultimi 90 giorni (fino a ieri) erano in rete 662 siti di phishing relativi ai progetti blockchain, che quindi rappresenta l’ambito più caldo per i delinquenti.
Staccati, ma comunque numerosi, i portali che usano in maniera fraudolenta i brand delle piattaforme Luno (con 227 siti scovati sul web) e Cardano (con 191)
Seguono Poloniex (72), Magic Eden (67), Bittrex (65), Binance (59), Apex Crypto (23), MyEtherWallet (21), Electrum e Btc Markets (16).
“La rappresentazione del marchio è una tattica comune tra i criminali informatici”, dice Ruta Cizinauskaite, ricercatrice di sicurezza informatica in Atlas Vpn. “E questo perché è più probabile che le persone si fidino ad affidare denaro o informazioni ai brand che conoscono. Per attirare le loro vittime, i truffatori sviluppano siti web contraffatti utilizzando nomi di marchi legittimi, url o apparenze simili. Le truffe crittografiche, in particolare, sono molto redditizie per i criminali informatici poiché i pagamenti in criptovaluta sono irreversibili, non controllati dalle autorità centrali e molti nuovi arrivati non sono molto informati su come funzionano le monete virtuali”.
Foto: ©LoriBraun