Intelligenza artificiale e robot nel futuro delle assicurazioni
15 Febbraio 2019
Se ne è parlato al meeting annuale Innovation by Ania
Dépliant accatastati nell’armadio, fax che trilla ogni due per tre, montagne di carta in agenzia e “non accettiamo carte di credito, solo assegni o bancomat”: queste realtà di retroguardia saranno sempre più marginali. E perderanno rapidamente mercato. Il mondo assicurativo (o almeno gran parte di esso) è infatti pronto a voltare pagina. Ed è sempre più interessato a intelligenza artificiale, genomica e robotica.
Il cambio di passo è stato enfatizzato nel corso dell’incontro annuale Innovation by Ania, che si è svolto in Borsa. “Il ruolo dell’industria assicurativa”, ha affermato Maria Bianca Farina, presidente dell’Ania, “continua a essere quello di accompagnare e stimolare i processi di innovazione. Anche finanziando importanti investimenti interni ed esterni al sistema”. Tra questi, ha proseguito la numero uno della Confindustria assicurativa, “incubatori di start up, partnership con aziende ad alto contenuto tecnologico, fondi di venture capital e hackathon”.
Tra gli ospiti del meeting, anche l’umanoide Sophia, creata da Hanson Robotics di Hong Kong e ormai divenuta una star internazionale: l’androide, tra le altre cose, ha la possibilità di parlare con esseri umani e mostrare 62 differenti espressioni del viso. E, al convegno Ania, Sophia si è effettivamente confrontata con Maria Bianca Farina, “affermando” che i robot non sono qui per sostituire l’uomo nel mondo del lavoro: “siamo costruiti per aiutare le persone a utilizzare al meglio il loro tempo per dedicarlo ad attività più importanti e creative”. Sarà vero?