N26 avverte i clienti: “attenti alle frodi”
27 Ottobre 2021
La banca tedesca ha inviato ai suoi correntisti una e-mail, per metterli in guardia dal phishing e le sue tecniche
Con una lettera inviata per posta elettronica, N26 ha informato i suoi clienti sulle più comuni tecniche di phishing che i truffatori potrebbero utilizzare per carpire la fiducia dei clienti della banca diretta.
Tre i gruppi in cui si divide questa frode. Il primo prevede l’utilizzo della e-mail, inviata “da un indirizzo che sembra quello di N26”, si legge nella lettera. “Ti verrà richiesto di confermare o cancellare un’operazione oppure ti avviseranno riguardo una frode o movimenti sospetti sul tuo conto”.
Secondo tipo di phishing, quello via sms, Whatsapp e Telegram, con cui il criminale si spaccia per un operatore della banca. “Ti verrà chiesto di confermare o cancellare un’operazione cliccando su un link”, avverte la comunicazione, “oppure ti richiederanno di inserire i tuoi dati su una pagina simile al sito di N26”..
La terza truffa si svolge al telefono; questa volta, il truffatore si finge un operatore della banca con una chiamata. “Questa persona”, avverte N26, “ti avviserà riguardo a un’operazione sospetta e ti chiederà informazioni sul tuo conto o la tua carta per risolvere il problema”.
Ovviamente – è fin troppo chiaro – nessuno dovrà fare, né rivelare, ciò che i frodatori chiedono.
Come proteggersi
La società berlinese ha anche indicato ai clienti alcune pratiche supplementari per proteggersi da queste truffe. Premettendo che la banca contatta solo ed esclusivamente con l’app: “N26”, si legge nella e-mail, “non ti chiederà mai una verifica via e-mail, sms o telefono. Inoltre, diffida da comunicazioni nelle quali ti viene richiesto di agire con urgenza”.
Anche condividere dati e credenziali di accesso, numero della carta o pin di conferma sono operazioni che, prosegue la comunicazione, N26 non chiede mai ai suoi clienti.
E chi ci è cascato? Dovrà contattare il supporto clienti mediante una chat dall’app N26 o inviare una e-mail all’indirizzo [email protected], inoltrando anche l’indirizzo sospetto di posta elettronica a [email protected].